L'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena

e l'Antica ricetta custodita a Ravarino

Se uniamo il lento scorrere del tempo, la pazienza, le estati calde ed umide e gli inverni freddi, avremo la ricetta per l'Aceto Balsamico tradizionale di Modena. Questo antichissimo prodotto ha un'origine sconosciuta, non sappiamo con certezza come e chi per primo abbia ottenuto dal mosto cotto d'uva e dall'attesa in botte questo prodotto unico, ma sappiamo per certo che la sua zona di nascita è la campagna modenese, ove solo qui, si può tuttora produrre.

Ogni acetaia custodisce la propria ricetta segreta ed anticamente ogni batteria di botti di legno veniva acquistata per festeggiare la nascita dei primogeniti di ogni famiglia. Questa tradizione ha portato alla nascita di tante realtà nel territorio che valgono la pena di essere conosciute.

A Ravarino è custodita la prima ricetta originale risalente al 1862 dell'avvocato Francesco Agazzotti. In un lettera per l'amico Pio Fabriani, Agazzotti descrive in modo particolareggiato la procedura per la produzione dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, divenuta in seguito il breviario per la cura e la conduzione dell'acetaia per tutti i produttori della zona. Presso all'Acetaia comunale di Ravarino, nel fondo archivistico dedicato a Francesco Agazzotti, potrete vedere la ricetta originale.

Se volete informazioni su visite e degustazioni in acetaia fateci sapere, abbiamo per voi una lista di realtà che potranno farvi appassionare all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena!